Salerno: alla Pasticceria Romolo, torroni e croccanti per la stagione di San Martino

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Alla Pasticceria Romolo, in Corso Garibaldi 33, tante dolcezze che creano solo l’imbarazzo della scelta. Infatti, ai banconi luccicanti, la numerosa clientela s’accalca facendosi tentare dalla tradizionale Pasticceria, ai prodotti top per la ricorrenza. Dolcezze per San Martino e non solo. “I classici torroncini e torroni in tutti i gusti ed in tutti i modi -commenta il maestro Remo Mazza, sempre super indaffarato tra forni e impasti-. Torroni a rhum, cioccolato, caffè, pistacchio, limone, con puro cioccolato, non un prodotto industriale, ma realizzato artigianalmente da noi. I torroncini classici, ricoperti di cioccolato bianco, fondente, pistacchio, arancia. Non manca nel nostro vasto assortimento, il croccante, con nocciole dei Picentini o mandorle. In tale priodo inizia anche la produzione dei dolci autunnali, quali torta di castagne e calzoncelli fritti, sempre richiestissimi, con ripieno di castagne. Da noi la qualità è la chiave di volta di ogni produzione: dalle nocciole giffonesi, che ornano gianduia e cioccolato, ai torroncini nasprati coloratissimi. E nei semifreddi per ogni stagione; attualmente la mont blanc e la frolla al caramello ed arancia, con morbida crema abbinata alla confettura di nostra produzione. Le diverse specialità di torroni e mono porzioni, che incontrano i palati anche più difficili: al rhum, al caffè, alla fragola, a limone, banana e marron glaces occhieggianti dalle vetrine, invitanti”.

Un tempo, il torrone tradizionale omaggio per la ricorrenza di San Martino ora, invece, tutto il periodo dei defunti, già dominato da tale chicca, che con croccanti in svariate composizioni, si presenta come piacevole dono da portar via o adibire ad omaggio compra e porta via! Intanto, con le brune castagne, anche i calzoncelli ripieni di tale frutto e le crostate, sulla tavola non solo festiva. Partito il conto alla rovescia per il periodo natalizio, già nell’aria tanta voglia di ghiottonerie, viziandosi tra sapori vecchi e nuovi, con dolcezze intramontabili che Romolo sa ben dosare, per non smarrire l’identità di una città che, a preludio delle Luci d’Artista, ammicca alla tradizione oltre confine.