Pasticceria Romolo, dolce istituzione salernitana
Scopri la dolce storia della Pasticceria Romolo di Salerno!
La Pasticceria Romolo rappresenta un pezzo di Salerno. Anche bar ed enoteca oltre che azienda specializzata nel catering, è una solida realtà che nasce grazie all’intraprendenza dei coniugi Mazza originari di Sieti, nel comune di Giffoni Sei Casali.
Pasticceria Romolo, dal 1967 a Salerno E’ la passione di Romolo Mazza che fa aprire, nel 1967, le porte alla Pasticceria Romolo a Salerno. Da Sieti si trasferisce in un primo momento a Salerno. Qui ha la possibilità di carpire i primi rudimenti del suo mestiere. Poi decide di spostarsi a Roma.
La città è distrutta dalla guerra ma freme di una vita nuova. E vi rimane per 13 lunghi anni. Trova lavoro in una pasticceria nella zona di San Giovanni. E l’esperienza maturata lo spinge a concepire un nuovo modo di produrre.
Romolo e i suoi dolci
Le sfogliatelle, prodotto principe della pasticceria partenopea, vengono affiancate a nuovi dolci per l’epoca: il famoso zuccotto, tipico dolce a base di panna; il vasto assortimento di biscotteria da thè, tipico di ogni regione, come i cantuccini pretesi o le ciambelle ungheresi prodotti ancora molto richiesti dalla clientela.
Rientra in Campania e sposa Grazia Palo. Per crearsi una famiglia e avviare la sua nuova impresa. Il primo locale a Salerno è frutto di un duro lavoro di braccia che non spaventa i coniugi Mazza. E ben presto i successi non tardano ad arrivare.
Quasi per gioco, i segreti della pasticceria imparati a Roma diventano veri e propri cult nella città di Arechi. Il boom economico vissuto dall’Italia travolge la produzione dolciaria e gli spazi diventano insufficienti per sostenere la domanda che cresce.
Pasticceria Romolo, dolci ma non solo Dolci sì, ma non solo. Nella mente di Romolo la pasticceria va di pari passo con la famiglia. Nasce prima Carmen. Poi il secondogenito Remo. E anche la nuova pasticceria Romolo diventa più grande. C’è più spazio per l’esposizione dei prodotti. Si crea un angolo enoteca ben fornito. Si pensa al gelato come nuovo motore trainante dell’impresa. Ma il dolce resta il punto di forza del progetto.
Nuovi prodotti si affiancano a quelli già esistenti. E sicuramente sono da menzionare le famose apolline. La pasta croccante della sfogliatella è abbinata alla morbida pasta bignè con la farcitura cremosa e avvolgente della crema chantilly. Il risultato è una vera sinfonia di gusti.
Romolo coinvolge tutta la famiglia In una pasticceria artigiana che negli anni Ottanta già conta venti dipendenti, Romolo riesce a coinvolgere nel suo sogno tutta la famiglia. Le capacità imprenditoriali non bastano da sole. Ci vogliono braccia e menti a collaborare. Carmen, dopo la laurea, entra in azienda occupandosi del settore catering nonché dell’amministrazione insieme all’altra sorella Ilaria che si dedica anche al marketing. Remo, maestro pasticciere, invece è impegnato nella produzione dopo essersi diplomato ragioniere.
Pasticceria Romolo, la stessa sede da sempre Oggi la Pasticceria Romolo è ancora lì dove tutto è iniziato. La sede è quella di sempre. Al civico 33 di corso Garibaldi. E’ un’azienda familiare che ha saputo, nel rispetto della tradizione, imporsi come una realtà dinamica innovando i propri prodotti e servizi.
Al centro della produzione troviamo il cioccolato che attira una clientela più giovanile, anche under 30. E’ Remo ad aver voluto questa svolta. E sono tantissimi i riconoscimenti ricevuti, nazionali ed internazionali. Da quelli per la Perugina al premio “Arte e Innovazione” fino a quello “Innovazione e design per il terzo millennio”.
Remo, una vita tra pasticceria e cioccolateria
Remo Mazza, come il padre, fa della pasticceria una ragione di vita. E affianca a quello per i dolci l’amore per la cioccolateria. Si sposta a Torino. Obiettivo: migliorare le proprie capacità professionali. La capitale italiana del cioccolato lo affascina e lo conquista. Poi arriva l’esperienza a Potenza. In Lucania va a bottega da un artigiano, profondo conoscitore del decoro classico italiano.
Si susseguono corsi con i massimi esponenti europei del settore. Lo stage fatto a Prato nella Pasticceria Mannori, vincitore in Francia della coppa del mondo della pasticceria, trasforma il suo estro artistico in forma di comunicazione.
Il suo imperativo, però, resta fedele agli insegnamenti di papà Romolo. I prodotti per la vendita devono seguire il territorio e le stagioni. E in un mercato affollatissimo di offerte l’artigianalità batte la grande distribuzione puntando sulla qualità delle materie prime e producendo prodotti sani e biologici. Viene creata inoltre una nuova linea di cioccolatini che segue il territorio. Su tutti, la nocciola tonda di Giffoni Igp e il limone di Amalfi Igp.
L’esperienza insegna a Remo che il futuro è la modernità. Così si dedica alla produzione di torte moderne, non solo mediante il cake design, ma dando vita alla Venere Nera, la Venere Bianca, la Nocciolotta e l’Azteca. Tradizione e innovazione alla Pasticceria Romolo Il binomio è inscindibile. Da sempre la tradizione non solo affianca l’innovazione. Anzi. Diventa l’arma vincente insieme alla lungimiranza che rende questo posto unico.
Tradizione significa conservare i sapori di un tempo. Innovazione presentare un prodotto con cura e abbinarlo nel modo migliore. Così, oltre a sfogliatelle, babà, zuppetta e scazzetta, viene prodotta quotidianamente una vastissima scelta di cioccolattini e bellissime opere di cioccolato.
Il restyling del 2019
Nel 2019 i lavori di restyling donano al locale un ambiente più armonico e luminoso. C’è una graziosa ed accogliente saletta. Chi ha tempo e voglia può fermarsi a degustare un semplice caffè. Ma anche scegliere da una ricca selezione di thè, caffè, vini, distillati e liquori. Senza mai dimenticare la cioccolateria.
La partenza è la materia prima di eccellenza Si parte, dicevamo, da una materia prima di eccellenza. Che viene poi trasformata per assicurare al prodotto finito quel valore aggiunto che porta, da sempre, la firma di papà Romolo.
Il laboratorio è alle spalle dell’area riservata agli ospiti. E sforna da mattina a sera sia prodotti salati che dolci. La selezione di caffè così come quella di thè, vini e liquori li accompagna. C’è sempre qualcuno in sala che indirizza l’ospite negli abbinamenti più adeguati. E si punta ad un equilibrio che esalti il cibo. Dalla colazione alla cena, dal pranzo ad un’occasione speciale, alla Pasticceria Romolo c’è sempre da assaporare qualche bontà. Anche la cioccolata calda qui è un rituale. Viene fatta alla vecchia maniera. Usando esclusivamente monorigini. Si sciolgono le fave di cacao nell’acqua e il prodotto che si ottiene è squisito. Un po’ meno denso di sicuro. Ma il sapore di cacao è indiscutibilmente avvolgente.
Cornetti, brioches, crostate, capresi e dolci di ogni tipo strizzano l’occhio pure all’avventore più frettoloso. E lo convincono a fare una tappa. Anche se solo per pochi minuti. Fosse solo per un aperitivo da gustare in compagnia.
Sui thè c’è stato poi uno studio particolare. Sono stati selezionati prodotti francesi per rendere ancora più intenso e persistente il gusto dei prodotti realizzati in loco. E lo stesso dicasi dei cocktail, preparati da Renato Salvatore.
Pasticceria Romolo, dal 1967 a Salerno E’ la passione di Romolo Mazza che fa aprire, nel 1967, le porte alla Pasticceria Romolo a Salerno. Da Sieti si trasferisce in un primo momento a Salerno. Qui ha la possibilità di carpire i primi rudimenti del suo mestiere. Poi decide di spostarsi a Roma.
La città è distrutta dalla guerra ma freme di una vita nuova. E vi rimane per 13 lunghi anni. Trova lavoro in una pasticceria nella zona di San Giovanni. E l’esperienza maturata lo spinge a concepire un nuovo modo di produrre.
Romolo e i suoi dolci
Le sfogliatelle, prodotto principe della pasticceria partenopea, vengono affiancate a nuovi dolci per l’epoca: il famoso zuccotto, tipico dolce a base di panna; il vasto assortimento di biscotteria da thè, tipico di ogni regione, come i cantuccini pretesi o le ciambelle ungheresi prodotti ancora molto richiesti dalla clientela.
Rientra in Campania e sposa Grazia Palo. Per crearsi una famiglia e avviare la sua nuova impresa. Il primo locale a Salerno è frutto di un duro lavoro di braccia che non spaventa i coniugi Mazza. E ben presto i successi non tardano ad arrivare.
Quasi per gioco, i segreti della pasticceria imparati a Roma diventano veri e propri cult nella città di Arechi. Il boom economico vissuto dall’Italia travolge la produzione dolciaria e gli spazi diventano insufficienti per sostenere la domanda che cresce.
Pasticceria Romolo, dolci ma non solo Dolci sì, ma non solo. Nella mente di Romolo la pasticceria va di pari passo con la famiglia. Nasce prima Carmen. Poi il secondogenito Remo. E anche la nuova pasticceria Romolo diventa più grande. C’è più spazio per l’esposizione dei prodotti. Si crea un angolo enoteca ben fornito. Si pensa al gelato come nuovo motore trainante dell’impresa. Ma il dolce resta il punto di forza del progetto.
Nuovi prodotti si affiancano a quelli già esistenti. E sicuramente sono da menzionare le famose apolline. La pasta croccante della sfogliatella è abbinata alla morbida pasta bignè con la farcitura cremosa e avvolgente della crema chantilly. Il risultato è una vera sinfonia di gusti.
Romolo coinvolge tutta la famiglia In una pasticceria artigiana che negli anni Ottanta già conta venti dipendenti, Romolo riesce a coinvolgere nel suo sogno tutta la famiglia. Le capacità imprenditoriali non bastano da sole. Ci vogliono braccia e menti a collaborare. Carmen, dopo la laurea, entra in azienda occupandosi del settore catering nonché dell’amministrazione insieme all’altra sorella Ilaria che si dedica anche al marketing. Remo, maestro pasticciere, invece è impegnato nella produzione dopo essersi diplomato ragioniere.
Pasticceria Romolo, la stessa sede da sempre Oggi la Pasticceria Romolo è ancora lì dove tutto è iniziato. La sede è quella di sempre. Al civico 33 di corso Garibaldi. E’ un’azienda familiare che ha saputo, nel rispetto della tradizione, imporsi come una realtà dinamica innovando i propri prodotti e servizi.
Al centro della produzione troviamo il cioccolato che attira una clientela più giovanile, anche under 30. E’ Remo ad aver voluto questa svolta. E sono tantissimi i riconoscimenti ricevuti, nazionali ed internazionali. Da quelli per la Perugina al premio “Arte e Innovazione” fino a quello “Innovazione e design per il terzo millennio”.
Remo, una vita tra pasticceria e cioccolateria
Remo Mazza, come il padre, fa della pasticceria una ragione di vita. E affianca a quello per i dolci l’amore per la cioccolateria. Si sposta a Torino. Obiettivo: migliorare le proprie capacità professionali. La capitale italiana del cioccolato lo affascina e lo conquista. Poi arriva l’esperienza a Potenza. In Lucania va a bottega da un artigiano, profondo conoscitore del decoro classico italiano.
Si susseguono corsi con i massimi esponenti europei del settore. Lo stage fatto a Prato nella Pasticceria Mannori, vincitore in Francia della coppa del mondo della pasticceria, trasforma il suo estro artistico in forma di comunicazione.
Il suo imperativo, però, resta fedele agli insegnamenti di papà Romolo. I prodotti per la vendita devono seguire il territorio e le stagioni. E in un mercato affollatissimo di offerte l’artigianalità batte la grande distribuzione puntando sulla qualità delle materie prime e producendo prodotti sani e biologici. Viene creata inoltre una nuova linea di cioccolatini che segue il territorio. Su tutti, la nocciola tonda di Giffoni Igp e il limone di Amalfi Igp.
L’esperienza insegna a Remo che il futuro è la modernità. Così si dedica alla produzione di torte moderne, non solo mediante il cake design, ma dando vita alla Venere Nera, la Venere Bianca, la Nocciolotta e l’Azteca. Tradizione e innovazione alla Pasticceria Romolo Il binomio è inscindibile. Da sempre la tradizione non solo affianca l’innovazione. Anzi. Diventa l’arma vincente insieme alla lungimiranza che rende questo posto unico.
Tradizione significa conservare i sapori di un tempo. Innovazione presentare un prodotto con cura e abbinarlo nel modo migliore. Così, oltre a sfogliatelle, babà, zuppetta e scazzetta, viene prodotta quotidianamente una vastissima scelta di cioccolattini e bellissime opere di cioccolato.
Il restyling del 2019
Nel 2019 i lavori di restyling donano al locale un ambiente più armonico e luminoso. C’è una graziosa ed accogliente saletta. Chi ha tempo e voglia può fermarsi a degustare un semplice caffè. Ma anche scegliere da una ricca selezione di thè, caffè, vini, distillati e liquori. Senza mai dimenticare la cioccolateria.
La partenza è la materia prima di eccellenza Si parte, dicevamo, da una materia prima di eccellenza. Che viene poi trasformata per assicurare al prodotto finito quel valore aggiunto che porta, da sempre, la firma di papà Romolo.
Il laboratorio è alle spalle dell’area riservata agli ospiti. E sforna da mattina a sera sia prodotti salati che dolci. La selezione di caffè così come quella di thè, vini e liquori li accompagna. C’è sempre qualcuno in sala che indirizza l’ospite negli abbinamenti più adeguati. E si punta ad un equilibrio che esalti il cibo. Dalla colazione alla cena, dal pranzo ad un’occasione speciale, alla Pasticceria Romolo c’è sempre da assaporare qualche bontà. Anche la cioccolata calda qui è un rituale. Viene fatta alla vecchia maniera. Usando esclusivamente monorigini. Si sciolgono le fave di cacao nell’acqua e il prodotto che si ottiene è squisito. Un po’ meno denso di sicuro. Ma il sapore di cacao è indiscutibilmente avvolgente.
Cornetti, brioches, crostate, capresi e dolci di ogni tipo strizzano l’occhio pure all’avventore più frettoloso. E lo convincono a fare una tappa. Anche se solo per pochi minuti. Fosse solo per un aperitivo da gustare in compagnia.
Sui thè c’è stato poi uno studio particolare. Sono stati selezionati prodotti francesi per rendere ancora più intenso e persistente il gusto dei prodotti realizzati in loco. E lo stesso dicasi dei cocktail, preparati da Renato Salvatore.